FAQ di

gyproc-logo

Verità e miti da sfatare in 5 passi

"Lavori in casa" non fa rima con "tappeti sporchi"

Gli 883 negli anni ’90 cantavano “Questa casa non è un albergo”. Oggi chiunque intraprenda una ristrutturazione inizia a intonare a gran voce (nelle orecchie del muratore): “Questa casa non è un cantiere”. È la paura più sentita dai padroni di casa. Una sensazione mista di impotenza e imprevedibilità. Terrore per la calce sul tappeto del soggiorno. La cucina che diventa un campo di battaglia, con la cazzuola accanto alla scatola dei cereali. Winnie The Pooh nella cameretta del bimbo abbacchiato col cemento sul muso, invece del miele. Bene, un muro di Cartongessopermette di evitare tutto questo.

Sapevate che il Cartongesso è anche comunemente detto “sistema di costruzione a secco”? Dove la parola “secco” ha una valenza straordinaria.

Si tratta, infatti, di un materiale asciutto che non sporca. Una tecnica costruttiva impiegata fin dai tempi più antichi, che si basa su componenti prodotti in officina e già parzialmente assemblati, in grado di prendere il posto del legno e delle pietre.

Tali sistemi costruttivi a secco interpretano la casa come il luogo dell’assemblaggio e della finitura, non della costruzione. Il risultato è che si riesce a limitare il più possibile la creazione di prodotti all’interno della casa stessa, con benefici dal punto di vista dell’ordine, della pulizia e della rapidità.

Può un muro "respirare" come una scarpa?

Spesso si dice che chiudendo la porta di casa si lascia il “mondo fuori”. Ma sapevate che numerosi recenti studi hanno dimostrato che la concentrazione di inquinanti è più elevata all’interno dei fabbricati rispetto all’esterno? I pericoli per la salute sono molto sottovalutati e ciò è preoccupante perché trascorriamo in media l’80% del nostro tempo all’interno tra casa, ufficio o scuola.

All’interno degli edifici, gli inquinanti interni e invisibili a occhio nudo, provengono soprattutto da tre fonti: apparecchi a combustione (riscaldamento, cucina a gas, etc…), componenti e impianti del fabbricato (materiali edili, vernici, arredamento, ect…) e, ovviamente, attività dell’uomo (tabagismo, attività domestiche, ect…).

In questo contesto, cosa succederebbe se i muri di casa nostra “respirassero”? Male pareti adesso possono davvero “respirare”?

Grazie a un’innovazione senza precedenti di Gyproc (società del Gruppo Saint Gobain) da oggi anche le pareti sono capaci di “respirare”. L’innovazione si chiamaHabito activ’air ed è un sistema costruttivo a secco in grado di ridurre del 70% i principali agenti inquinanti presenti nell’aria degli ambienti chiusi. Questa tecnologia, infatti, è in grado di innescare una reazione chimica che trasforma la formaldeide e gli aldeidi presenti nelle nostre case in composti inerti e non più volatili e pericolosi.

La risposta è SI: i muri possono davvero respirare.

Datemi un martello

C’è un luogo comune da sfatare: che il Cartongesso sia utile per costruire “muri di cartone”. Il Cartongesso attualmente rappresenta uno dei materiali più usati nell’edilizia leggera e nelle ristrutturazioni. Paga però diversi pregiudizi legati ancora agli errori di posizionamento sul mercato italiano fatti alcuni decenni orsono. Venne lanciato, infatti, come sistema costruttivo veloce e a basso prezzo, tanto da farne sinonimo di prestazioni scadenti.

Sicuramente la parola “cartone” è stata una degli elementi che nel complesso ha contribuito a dare del materiale un’immagine di poca solidità. Un sistema costruttivo che contrasta con il concetto di “durare nel tempo” tanto caro a chi si appresta a investire in una ristrutturazione.

Oggi, la ricerca nel campo dell’edilizia e l’evoluzione della tecnologia hanno dato vita a materiali di nuova generazione capaci di racchiudere in modo integrato caratteristiche di risparmio e velocità di applicazione tipiche del Cartongesso con lasolidità e la resistenza dei materiali costruttivi classici.

Senti chi parla

Sapevate che oggi il rumore è considerato una delle principali fonti di inquinamento? L’inquinamento acustico, trascurato in passato perché considerato più un disturbo locale che un problema ambientale, è a tutti gli effetti una delle principali cause del peggioramento della qualità della vita. Si stima, infatti, chel’inquinamento acustico incida sulla salute e sulla qualità della vita di almeno il 25% della popolazione europea.

Tutti sappiamo cos’è il rumore. Il rumore è una sensazione umana. Le variazioni di pressione dell’aria agiscono meccanicamente sul timpano dell’orecchio, tramite il sistema nervoso sono trasmesse al cervello per essere elaborate/valutate. Ogni rumore è caratterizzato da una frequenza e da un’ampiezza. L’ampiezza determina l’intensità del suono. La frequenza invece determina la caratteristica del suono, quanto maggiore è la frequenza tanto più il rumore sarà acuto e disturbante per l’uomo. L’inquinamento acustico è una somma di rumori provenienti da più fonti, in ambienti interni ed esterni, in grado d’essere percepiti dall’uomo e di influire sul proprio equilibrio psicofisico.

Il Cartongesso da sempre è uno degli strumenti più efficaci per ridurre l’inquinamento acustico all’interno degli ambienti chiusi.

L’epoca in cui la moglie grida dalla cucina “abbassa il volume” al marito che guarda la TV in camera è finita.

7 muri in 7 giorni

E’ vero “Roma non è stata costruita in un giorno”, ma oggi in 1 giorno puoi tirare su senza nessun problema una parete dentro la tua casa.

Tutto questo grazie al Cartongesso.

Se abiti in un open-space o in un loft e hai necessità di separare un po’ meglio gli ambienti, o semplicemente vuoi dividere una stanza in due parti ma senza fare lavori complessi e spaccare i muri, ti ci vogliono 24 ore. 1.440 minuti. 86.400 secondi.

Ci sono cose che sembrano complesse sulla carta. Mai sul Cartongesso.

FAQ

Cosa sono i "sistemi in lastre di gesso rivestito"?

Sono dei sistemi costruttivi costituiti da lastre in gesso rivestito (cartongesso), orditura metallica, viti autoperforanti e stucchi, che combinati insieme permettono di realizzare suddivisioni interne, contropareti e controsoffitti.

E' possibile fare lavori di ristrutturazione senza bisogno di "smobilitare" tutta la casa?

Con i sistemi in gesso rivestito è possibile fare interventi rapidi e puliti (i sistemi sono “secco”) lasciando al progettista la possibilità di creare ambienti “disegnati” nella massima libertà progettuale: pareti e contropareti, controsoffittature, vani e porte, curvature, volte ed archi il tutto facilmente realizzabile con ottimi risultati sotto ogni punto di vista.

Come nascondere impianti elettrici, di ventilazione e condizionamento?

Il gesso rivestito il metodo ideale per contenere e nascondere questi tipi di impianti sia per quanto riguarda l’edilizia privata sia per quella industriale e commerciale, garantendo inoltre buone prestazioni dal punto di vista dell’isolamento acustico e termico.

Si possono utilizzare i sistemi in gesso rivestito per locali di intrattenimento e spettacolo?

Esiste una vasta gamma di soluzioni specialmente studiate per risolvere i più diversi problemi di isolamento e sicurezza: alta resistenza al fuoco e prestazioni acustiche particolarmente elevate.

E' possibile utilizzare le lastre in gesso rivestito per locali umidi (es. bagni, cucine, ecc.)?

Esistono particolari lastre con caratteristiche idrofughe che possiedono un’eccellente tenuta agli elevati gradi di umidità tipici di questi ambienti.

Perchè è preferibile usare un intonaco a gesso piuttosto che un intonaco a cemento?
  • Per l’isolamento termico: un intonaco può contribuire all’isolamento termico di un edificio, favorendo un innalzamento della temperatura superficiale delle pareti. Gli intonaci a base gesso, soprattutto se contengono un inerte leggero come la Vermiculite, avendo un coefficiente di conducibilità termica particolarmente basso, sono in grado di innalzare la temperatura superficiale delle pareti di 2-3º C in pi rispetto ad un intonaco tradizionale.
  • Per evitare il fenomeno di fessurazione e screpolatura che si verificano con l’utilizzo di un intonaco tradizionale, cosa inaccettabile in una finitura per interni.
  • Per la salubrità degli ambienti: la permeabilità al vapore acqueo di un intonaco estremamente importante ai fini della corretta traspirazione delle pareti. Contrariamente all’opinione diffusa, gli intonaci a base gesso possiedono una migliore permeabilità al vapore di quella degli intonaci a base calce/cemento.

Perchè usare un intonaco a base gesso per la protezione passiva al fuoco?

Il gesso quando ha fatto presa contiene circa il 21% di acqua di cristallizzazione ed il 79% di solfato di calcio che inerte ad una temperatura inferiore ai 1200º C. Quando gli elementi di una struttura protetti con intonaco a base gesso sono esposti al fuoco, l’acqua di cristallizzazione si libera sotto forma di vapore (calcinazione del gesso), questo processo è accompagnato da assorbimento di calore con effetto “raffreddante” sulla superficie esposta al fuoco. Fino a quando tutta l’acqua di cristallizzazione non è evaporata, la struttura protetta dall’intonaco a base gesso non supera i 100º C.

Esistono intonaci che possano essere utilizzati su superfici disomogenee senza pericolo di crepe o ritiri?

Esiste un prodotto specifico per questo tipo di problema (Into Alfa) che grazie alle sue caratteristiche permette di risolvere le difficoltà dovute al diverso grado di assorbimento dell’acqua dei vari elementi e dal notevole spessore generalmente necessario. Grazie alle caratteristiche di assenza di fenomeni di fessurazione e ottima adesione ai supporti, questo intonaco è ideali per risolvere tali problemi.